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Anime perdute del deserto

ANIME PERDUTE DEL DESERTO (2019)

Libia 1940. Il capitano Marcello Olimpo e il sergente Enrico Costa sfidano il Sahara profondo, attraversando conflitto tra italiani, inglesi e francesi. La loro missione segreta li porterà ad attraversare il confine tra storia e leggenda.

 

Una battaglia tra ragione e mistero, che si combatte in silenzio tra le sabbie del deserto e che non avrà né vincitori, né vinti. Se non l’umano sentimento dell’amicizia, cementato dal rispetto conquistato sul campo.

 

Anime perdute del deserto” è stato romanzo finalista alla V edizione del Premio letterario “Mangiaparole” di Roma ed è stato pubblicato nel 2020 dalle Edizioni Progetto Cultura 2003. 

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PRESENTAZIONE

C’è la grande Storia e ci sono storie dimenticate. E c’è l’esotismo, sospeso tra prepotenza coloniale e cultura autoctona. Il capitano Marcello Olimpo e il sergente Enrico Costa si sono intrufolati sul palcoscenico esotico del Sahara, restandone imbrigliati, prigionieri di storie dimenticate della Seconda Guerra Mondiale.

La loro parabola è breve, da giugno a novembre 1940, mentre vasti sono gli orizzonti del deserto che affrontano. È il Sahara profondo, dove persiste l’eco delle esplorazioni romantiche, ma che si accende presto dei colori vividi del moderno conflitto tra italiani, inglesi e francesi.

In questi luoghi selvaggi e pieni di fascino, si dipanano tante storie minori, dimenticate nel grande affresco della guerra in Nord Africa. Storie però esemplari, che lasciano già intravedere tutti i sintomi del disfacimento e della sconfitta che travolgerà il Fascismo e che porterà alla vittoria gli Alleati.

Olimpo e Costa entrano in contatto con queste storie minute, ma il loro è un incontro che va al di là della storia, per sconfinare nel mistero. Il giovane sergente rappresenta, infatti, l’approccio al deserto della cultura occidentale, tra colonialismo e superiorità del pensiero tecnico e scientifico.

Da parte sua, il capitano appartiene al mistero del deserto, ai riti e alle credenze antiche dei popoli nomadi. Una cultura fatta di presenze eteree e inafferrabili, custodi di segreti insondabili che restano preclusi alla ragione. Per questo il sergente Costa vede ma non crede, non può accettare l’inconcepibile, mentre Olimpo si arrende a quel mondo misterico, perché ad esso appartiene.

Il deserto, sotto la superficie rumorosa e caotica degli scontri tra i diversi schieramenti, nasconde in realtà altre battaglie di un mondo sotterraneo e invisibile.

Olimpo e Costa, proprio perché personaggi immaginari, hanno la libertà di poter attraversare questo confine tra Storia e Leggenda. Una battaglia, quella tra ragione e mistero, che si combatte in silenzio tra le sabbie del deserto e che non avrà né vincitori, né vinti. Se non l’umano sentimento dell’amicizia, cementato dal cameratismo e dal rispetto conquistato sul campo.

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